Ciao a tutti, mi chiamo Giulia e sono una volontaria di servizio civile, presso la Comunità residenziale Casa delle fragole. Sono giunta quasi alla fine del mio percorso e per questo motivo voglio farvi conoscere la mia esperienza.
Innanzitutto il motivo che mi ha spinto a fare domanda di servizio civile presso la Società dolce, e quindi per il progetto "Liberi di crescere", è stato di poter aiutare dei ragazzi con una storia diversa dalla mia, sotto vari punti di vista. Dopo aver fatto il colloquio speravo tantissimo di fare parte di questo progetto, così un giorno arrivò la tanto attesa chiamata. Ero ufficialmente una volontaria di Servizio civile nazionale. ovviamente la notizia mi rese felice, ma allo stesso tempo avevo paura di non farcela. Una volta che questa esperienza è iniziata tutto ciò che faceva parte della struttura, gli odori, i ragazzi, gli operatori, diventarono sempre più familiari. Le mie paure se ne andarono definitivamente quando uno dei ragazzi, in un momento un po' difficile della mia vita, mi abbracciò forte dicendomi "tranquilla, ci siamo noi dada, te dua" (ti voglio bene in albanese). Da quel momento ho capito quanto si possa dare tanto solo essendo se stessi. Questa esperienza mi ha cambiata davvero. GRAZIE.
Innanzitutto il motivo che mi ha spinto a fare domanda di servizio civile presso la Società dolce, e quindi per il progetto "Liberi di crescere", è stato di poter aiutare dei ragazzi con una storia diversa dalla mia, sotto vari punti di vista. Dopo aver fatto il colloquio speravo tantissimo di fare parte di questo progetto, così un giorno arrivò la tanto attesa chiamata. Ero ufficialmente una volontaria di Servizio civile nazionale. ovviamente la notizia mi rese felice, ma allo stesso tempo avevo paura di non farcela. Una volta che questa esperienza è iniziata tutto ciò che faceva parte della struttura, gli odori, i ragazzi, gli operatori, diventarono sempre più familiari. Le mie paure se ne andarono definitivamente quando uno dei ragazzi, in un momento un po' difficile della mia vita, mi abbracciò forte dicendomi "tranquilla, ci siamo noi dada, te dua" (ti voglio bene in albanese). Da quel momento ho capito quanto si possa dare tanto solo essendo se stessi. Questa esperienza mi ha cambiata davvero. GRAZIE.